“The Wall, nell’anno che verrà”: Fernando Pisacane ci parla della sua opera presentata al 47° Premio Sulmona

28 Novembre 2020 Redazione A&S 4377

NELLA FOTO: OPERA DI PISACANE VINCITRICE DELLA MENZIONE SPECIALE PER LA CRITICA AL PREMIO SULMONA 2020.

“The Wall, nell’anno che verrà” è il significativo titolo dell’opera realizzata dal maestro Fernando Pisacane che si è aggiudicata la Menzione speciale per la Critica alla quarantasettesima edizione del Premio Sulmona.

Misurante cento centimetri di altezza per cento centimetri di larghezza, l'opera di Pisacane è stata realizzata appositamente dal maestro per il prestigioso concorso sulmonese con tecnica mista su tela: olio acrilici e vernici con materie a base di colla e saldature in ferro. Per comprendere pienamente la più che "materica" opera pittorica di Fernando Pisacane, abbiamo chiesto allo stesso artista delucidazioni in merito al suo significato intrinseco.

Il punto di vista dell'artista

Maestro, cosa vuole simboleggiare con questo muro?

Il Muro rappresenta la Rabbia e la relativa voglia di Riscatto... rappresenta tutta la Melma, l'Ingiustizia e la Divisione che esso porta in ogni luogo.

Quindi il muro come incarnazione di qualcosa di negativo?

No, non solo, in altri contesti potrebbe essere anche altro, come ad esempio un posto dove poter ospitare un affresco importante oppure essere un luogo che ospita una porta o più porte... Ma allo stato attuale esso rappresenta solo chiusura e confusione...

Per quale motivo secondo lei?

Perché oggi l'uomo si è completamente perso.

E quali sono, secondo lei, i muri più pericolosi?

Sono profondamente convinto che i muri peggiori siano proprio quelli mentali.

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Ultimo aggiornamento: 28/11/2022, 11:28