CopertinaContributi e Segnalazioni“Sintesi Materiche”, esposizione personale dell’artista Maria Pia Daidone
7 Maggio 2024 Redazione A&S 401
“Sintesi Materiche”, questo il titolo della mostra a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello, vedrà in esposizione le opere più recenti realizzate dall’artista Maria Pia Daidone. Con il patrocinio dell’A.N.S. Campania e del Cafè Philo Napoli, la mostra di Maria Pia Daidone sarà inaugurata Venerdì 10 Maggio 2024 alle ore 18:30 e resterà aperta fino a Lunedi 20 Maggio 2024. Gli orari di visita vanno dal Lunedì al Venerdì dalle ore 11:00 alle 13:00 e dalle ore 16:00 alle 19:00; Sabato e Domenica solo su appuntamento. La sede di Prosperity APS è sita in Via Santa Lucia 110, Napoli. Per ulteriori informazioni e/o prenotazioni, potete contattare il numero telefonico (+39) 339 654 9262.
Maria Pia Daidone opera per riepiloghi finali dando vita a sintesi e determina preziosità semantiche. L’artista opera per coniugazioni estreme motivando e sostanziando una “sintesi materica fattuale”, che non ha nulla a che vedere con una “sintesi virtuale”. Quest’innovazione seriale distingue la sua ultima produzione, che sviluppa tra Londra, Napoli e Cantalupo nel Sannio (IS) e che ha presentato in occasioni espositive di livello, tra cui, la rassegna internazionale di arte contemporanea “Premio Sulmona”, nel 2022 e 2023, e all’EuroExpoArt in VerniceArtFair, Forlì 2024. Intende, così, sottolineare corpo e colori in un insieme energico e utile, anche per ripartire sostanza e movimento, nonché per determinare trasparenze e motivazioni, d’impeccabile valore semantico e filigrane emotive d’indiscussa valenza, che agitano onde intime e incapsulano vertigini.
Con abile azione creativa è stata capace di determinare, in strati e sottostrati, alcuni colori, a contrappunto, e a specificare con garbo linguistico multiple densità tattili. Abbreviazioni risuonano nello specchio della memoria e producono, in un’ansia germinativa, nuove impostazioni calibrate e di carattere. Con queste opere emerge la volontà dell’artista napoletana di puntare all'essenza delle cose; va dritta al cuore. Tra le crepe di un tempo senza tempo, prorompe e si erge una consistenza che ci racconta la percezione di un intimo vissuto; quasi come un muro logorato dagli anni, scalfito da guerre e intemperie, da “fermare”. L’operazione si fa portavoce di una revisione esistenziale.
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Ultimo aggiornamento: 07/05/2024, 00:22