“Rosso Clima”, le opere di Gianni Mantovani in mostra a Formigine (articolo + foto)

4 Aprile 2024 Redazione A&S 329

NELLA FOTO: ROSSO CLIMA LE OPERE DI GIANNI MANTOVANI IN MOSTRA A FORMIGINE.

Dal 7 al 28 Aprile 2024 si potranno ammirare le opere di Gianni Mantovani presso la Sala della Loggia a Formigine.

Domenica 7 Aprile 2024 alle ore 11:00, presso la Sala della Loggia in Piazza della Repubblica 5 a Formigine (Modena), si inaugura “Rosso Clima” di Gianni Mantovani che rimarrà allestita fino al 28 Aprile e sarà aperta al pubblico dal Venerdì alla Domenica dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 16:00 alle 19:00. La mostra è organizzata dall'Associazione Culturale IN ARTE ed è patrocinata dal Comune di Formigine Assessorato alla Cultura, e dalle Associazioni LEGAMBIENTE “Circolo Chico Mendes”, WWF Emilia Centrale e FAI Fondo per l'Ambiente Italiano. All'inaugurazione interverrà l'Assessore alla Cultura Marco Biagini ed i presidenti delle Associazioni.

La Mostra

La mostra di Gianni Mantovani, con note critiche di Tina De Falco "L'Arte come voce della natura", vede esposti lavori pittorici ispirati all'ambiente a testimonianza della sensibilità verso la Natura radicata nell'artista modenese. Paesaggi, fiori e natura vengono rappresentati attraverso forme primarie ed essenziali che si nutrono di memorie e di una visione sognante. Il motivo caratterizzante delle opere in mostra è il paesaggio su sfondo rosso, che testimonia la sensibilità dell'artista verso il surriscaldamento globale del pianeta ed i preoccupanti e sempre più accelerati cambiamenti climatici. I titoli scelti da Gianni Mantovani per le opere in mostra (Anche noi nell'universo, foglie accarezzate dal vento, anche il cielo ci aiuta a vivere, quando sarà un altro giorno, anche noi nell'universo, le foglie si raccontano poesie, il riposo del vento, la luce che ci farà rinascere) riguardano i sentimenti della vita, i sogni e una visione fiduciosa e speranzosa del creato.

L'Artista

Gianni Mantovani vive a Concordia (MO) dove è nato nel 1950 e terminati gli studi artistici a Modena e a Bologna a 23 anni inizia ad insegnare al Liceo Artistico di Bologna e dopo aver vinto il concorso nazionale nel 1991 è stato Docente di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra gli altri, gli hanno dedicato scritti e note critiche: Renato Barilli, Mario Bertoni, Luigina Bortolatto, Maria Campitelli, Toti Carpentieri, Renata Casarin, Giorgio Celli, Claudio Cerritelli, Vittoria Coen, Diego Collovini, Giorgio Cortenova, Enrico Crispolti, Roberto Daolio, Gianfranco Ferlisi, Michele Fuoco, Armando Ginesi, Antonio E. M. Giordano, Walter Guadagnini, Filiberto Menna, Nicola Micieli, Luigi Meneghelli, Marco Meneguzzo, Sandro Parmiggiani, Marilena Pasquali, Concetto Pozzati, Sandro Ricaldone, Matteo Vanzan.

Il Testo Critico

L'Arte come voce della Natura (di Tina de Falco)
L’arte Contemporanea si è evoluta verso una nuova consapevolezza, concentrando il suo sguardo sul cambiamento ambientale e sugli effetti sul territorio. È mutata l’osservazione ora si rivolge alla natura che muta. La “Natura” non è più solo il soggetto della bellezza, o il modello da imitare, ma lo spettacolo che sta finendo. Già nel 1988 l’autore McKibben con il suo libro “La fine della Natura” dà una visone pessimistica dell’ambiente e in particolare del riscaldamento globale, dell’effetto serra, sono emozioni che prova e vuole avvertirci. Nel 2005 è sempre McKibben che fa un accorato appello all’arte affermando l’importanza nel far capire, attraverso il diretto coinvolgimento degli artisti “Il Climate Change” o il punto di vista emotivo. L'arte, però, aveva già sentito la voce della Terra che mutava e in diversi modi ha dato e continua a dare il suo contributo per richiamare l’attenzione di tutti. È una nuova consapevolezza e il tema dei cambiamenti climatici diventa sempre più frequente nell’arte del nostro tempo. Gli artisti, tradizionalmente conosciuti come ambasciatori di Bellezza, oggi sono ambasciatori del cambiamento e si trovano di fronte una nuova sfida. Artisti come Gianni Mantovani stanno affrontando il tema del riscaldamento globale attraverso opere emotive e simboliche, utilizzando il colore rosso per rappresentare un cielo e una terra ormai bruciati. Le sue opere narrano di luoghi ridotti a pochi elementi, trasmettendo una sensazione di solitudine e anticipando un possibile futuro del pianeta. Il suo rosso non è solo una scelta cromatica o stilistica ogni opera è un pezzo del suo stato emotivo, del suo sentire per ciò che accade intorno a Noi. La sua arte potrei definirla “sentimentale emotiva” perché tratta il tema dell’ambiente con gli occhi di uno stato d’animo che è il suo e forse anche il nostro. Occhi diventati rossi per la distruzione di liricità del paesaggio, per la distruzione dei luoghi cari. Un discorso narrativo comprensibile anche ai bambini che colgono nel suo rosso la rabbia e per la distruzione di qualcosa che ci apparteneva. La mostra “Rosso Clima” è un esempio di come l’arte Contemporanea si stia dedicando alla sensibilizzazione verso questa importante tematica, offrendone una visione “Rossa”.

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Ultimo aggiornamento: 04/04/2024, 10:14