Recensione della mostra diffusa “Panorama | Procida” (articolo + foto)

4 Ottobre 2021 Redazione A&S 2649

NELLA FOTO: RECENSIONE PANORAMA PROCIDA.

Panorama | Procida è il primo di una serie di appuntamenti espositivi organizzati dal consorzio Italics dedicati alle località italiane più affascinanti: l’happening collettivo si è svolto a Procida dal 2 al 5 Settembre 2021. Di seguito vi proponiamo il punto di vista, sagace e controcorrente, dell'architetto ed artista Franco Lista, abituale visitatore di Procida, che insieme alle sue osservazioni ci regala anche degli utili appunti fotografici.

“Panorama” in un panorama dimezzato

A Procida ecco le prime avvisaglie del fitto programma che sarà operativo l’anno prossimo. Un criterio pressoché ovvio ci porterebbe a dire che le manifestazioni culturali, quasi naturalmente, dovrebbero realizzare un felice connubio con l’ameno territorio. Purtroppo, ciò non avviene e, dunque, in palese contrasto con quanto si dichiara, vi è scarsa considerazione del territorio e della sua plurimillenaria storia.

Procida appare più utilizzata come una sorta di paesaggistica “vetrina”; un panoramico red carpet in piena e splendente solarità e soprattutto sotto la “luce” della investitura a Capitale della Cultura 2022. Ecco dunque Panorama, grande mostra d’arte onnicomprensiva sistemata a Procida.

Le numerose gallerie, circa cinquanta, consorziate insieme ad altre in Italics (da Gagosian alle nostre Artiaco e Trisorio) hanno presentato opere, installazioni, performance, da Terra Murata all’Olmo, mettendo insieme pezzi di arte storica, antiquariato, moderno e contemporaneo.

Da questa diffusione resta esclusa la Chiaiolella, con la sua bella cortina di case di tipica architettura isolana, e Vivara, ribadendo la tradizionale separazione dei chiauleddìsc dal resto dell’isola. Si tratta dunque di un panorama artistico in un panorama paesaggistico dimezzato, si spera involontariamente. Questo è stato l’obiettivo dichiarato, e poco chiarito, nella conversazione pubblica introdotta dal curatore Vincenzo de Bellis e da Agostino Riitano, direttore di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.

Abbiamo solo compreso che Panorama è il primo episodio di una serie di appuntamenti espositivi, che metteranno in stretta relazione l’arte con il territorio. Il Sancta sanctorum artistico, della mostra, è stato allestito, giustamente, nella cappella del Conservatorio delle orfane a Terra Murata. Qui, collocate l’una di fronte all’altra, due magnifiche opere tanto distanti dal tempo che dalle modalità espressive: la seicentesca Adorazione dei pastori, di Matthias Stomer, prestata dal Museo di Capodimonte e il grande ovale Concetto spaziale. La fine di Dio, 1963 di Lucio Fontana, della Tornabuoni Arte.

Dalla volta invece pende un trofeo di bandiere, Il cielo e dintorni, di Giulio Paolini, del gallerista Alfonso Artiaco. Nello stesso storico Conservatorio abbiamo ammirato un piccolo, prezioso dipinto del 1937 di Alberto Savinio ed un arazzo del 1918, Tarantella, di Fortunato Depero fornito dalla ML Fine Art.

L’antiquariato è presente con due teste di fine Settecento, Berenice e Aristotele, di Filippo Tagliolini e soprattutto nella bella copia dell’Ottocento della famosa Venere della Grotticella del Giambologna. Quest’ultima è stata accostata al dipinto materico di Giovanni Anselmo intitolato Oltremare verso est nord-est, fornito da Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea.

Un accostamento, occorre dire, ben riuscito grazie anche al raccolto spazio espositivo del neoclassico gazebo del giardino di Palazzo Galatola-Costagliola, recentemente e magistralmente fatto restaurare da Maria Capodanno, sotto la direzione dell’ing. Vincenzo Muro. Tra gli artisti presenti, per la qualità delle opere, vanno citati Paladino, Ontani, Penone.

Il contemporaneo in mostra, naturalmente, non rinuncia alle ormai desuete provocazioni, prova ne siano alcune installazioni che assumono il banale come valore e non certo la “trasfigurazione del banale” di Arthur Danto, che è ben altra cosa!

Al di là delle criticità rilevate, occorre dire che Panorama | Procida consente una sufficiente ricognizione sullo stato dell’arte attuale, ma anche di mettere a nudo l’assenza di strumenti didatticamente utili (che certo non possono limitarsi a sintetiche didascalie) ma tali da far vivere agli occhi dei fruitori l’arte contemporanea e la complessità dei suoi linguaggi. Naturalmente, per realizzare davvero una esperienza autenticamente culturale.

Franco Lista

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Ultimo aggiornamento: 04/10/2021, 18:21