CopertinaContributi e Segnalazioni“La trasmutazione alchemica dell’insignificante”, mostra personale di Calogero Barba
14 Novembre 2024 Redazione A&S 381
La mostra, dal titolo “La trasmutazione alchemica dell’insignificante”, è stata inaugurata lo scorso Sabato 9 Novembre nei locali del Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana” – sito in Via Bernardo Mattarella 64 a Bagheria (Palermo) – con la presentazione critica in catalogo di Piero Montana. Per maggiori informazioni sulla mostra, ad ingresso gratuito, potete contattare il numero telefonico (+39) 388 641 61 09 o scrivere all'indirizzo di posta elettronica montana.piero@libero.it
L’insignificante è qui il segno impiegato nella scrittura asemica, che per l’appunto è costituita da un insieme di segni privi di significato. Tale scrittura è pertanto la sedimentazione di un linguaggio non strumentate, non impiegabile ai fini di una comunicazione intersoggettiva, un linguaggio dunque non impiegatizio, che tuttavia l’arte riserba solo per sé senza tuttavia farsene una ragione. Con questa sua mostra Barba invece opera un chiarimento sull’utilizzo dell’insignificante in ambito artistico.
Infatti se il nostro linguaggio comune non è che un pratico strumento di comunicazione, che possiamo chiamare orizzontale, per Barba invece il linguaggio asemico, privo di significato e dunque inservibile ai fini pratici, rivela un’altra utilità, quella di strumento di comunicazione non più orizzontale bensì verticale, strumento con cui comunicare non più con gli uomini ma con l’Altissimo.
E’ questa comunicazione che viene, sia pure inconsapevolmente, a sedimentarsi nella scrittura asemica, che sarà allora il deposito non della lettera bensì dello Spirito, che, al contrario di questa, nella sua ineffabilità non è affatto definibile. Considerata come deposito spirituale, la scrittura asemica, insignificante e priva di valore, viene ad essere per il nostro artista l’incarnazione del valore più grande, lo Spirito, che solo in questo mondo vivifica.
Il linguaggio dello Spirito è diverso da quello delle lettere. Da quest’ultimo si differenzia in quanto inutilizzabile. Esso è dunque un linguaggio puro, assoluto o meglio il linguaggio dell’Assoluto, che soprattutto oggi l’uomo deve custodire come la sua più grande ricchezza. Ma custodire un tale linguaggio significa proteggerlo da ogni volgare profanazione, proteggerlo da chi vorrebbe piegarlo ad una immanente e strumentale logica del senso.
Compito dell’artista per Calogero Barba è operare per la salvaguardia di tale linguaggio e dello Spirito ineffabile che in esso risiede. In questo consiste la sua operazione alchemica, l’aver dato il massimo valore a quel che prima non ne aveva, in quanto considerato inservibile ed insignificante, così come prima di lui avevano fatto gli alchimisti nel trasmutare il metallo vile, il piombo, in metallo nobile, l’oro, ed in seguito a questa operazione, a venire a custodire il segreto del loro tesoro.
Le opere di Calogero Barba vogliono essere l’emblema di questa custodia. Esse si presentano in forma di forzieri, idonei alla salvaguardia della nostra più grande ricchezza, quella spiritualità, che é purtroppo sempre più carente nella società consumistica di oggi, governata non più da valori trascendenti bensì da quelli, che il pensiero positivista e materialista al presente ci propone.
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Ultimo aggiornamento: 15/11/2024, 06:13