CopertinaContributi e SegnalazioniParlando di Aidismo: una conversazione con l’artista circassa Aida Tlish (articolo + foto)
17 Luglio 2023 Redazione A&S 714
Aida Tlish è una valida pittrice circassa dal nome italianissimo, che dal 2016 vive ed opera artisticamente a Genova, città nella quale l’artista trova la sua ispirazione definitiva, oltre che a coronare il suo sogno di vivere in Italia. La sua smodata passione per la Pittura – costellata da sensualissime "Geishe" e "Femmine", nonché da potenti "Samurai" – le permette di essere presente a pieno titolo all’interno del grande panorama dell’arte contemporanea. Colori ad olio e spatola sono le sue "armi" creative. Anche se abbiamo avuto già modo di parlare di Aida in un precedente articolo, abbiamo voluto intervistarla per conoscere a fondo la sua poetica pittorica.
Aida, quando hai iniziato a fare Pittura?
Bene, ho iniziato a dipingere sin da piccola, dalle scuole elementari... come un po’ tutti.
Quali sono i tuoi artisti preferiti? E quali sono quelli che hanno ispirato la tua carriera artistica?
Una volta erano Van Gogh, Claude Monet e Edgar Degas, ma poi dopo ho scoperto la bellezza e l’intelligenza dell’astratto. È proprio un vero e proprio "linguaggio", come una lingua straniera, ed è un dono capirlo e saperlo interpretare. Ora i miei pittori preferiti sono Gerhard Richter e Giorgio Moiso. Quest’ultimo, poco prima di mancare, è riuscito ad insegnarmi ciò che sapeva ed amava di più. Ammiro tanto anche l’arte di Santiago Parra, Conrad Jon Godly, Henrik Uldalen.
Tu sei originaria dell’Adighezia, una repubblica della Federazione Russa: ti manca la tua terra?
Vivo a Genova ormai da ben sette anni ed è proprio per non sentire tale mancanza che ho scelto la Liguria per trovare nuovi stimoli per la mia pittura, lasciandomi ispirare tutti i giorni dal mare e dalle montagne.
Come vedi l’attuale scena dell’arte contemporanea?
Io non sono un critico d’arte per giudicare i lavori degli altri, ma penso che l’arte contemporanea sia un ambito molto ampio e molto diversificato, tante volte difficile da capire fino in fondo... ma spesso dipende solo dall’intelligenza soggettiva della persona che guarda l’opera.
Quale è la mostra che ricordi con maggior affetto?
Forse la mia primissima esposizione: ricordo che avevo solo dodici anni!
Che cosa è cambiato in te e nella tua pittura dagli esordi fino ad oggi?
Sono passata dai Paesaggi impressionistici all’Astratto, e dopo queste fasi ho creato un mio stile personale: un astratto-figurativo che ho autodefinito “Aidismo”.
Che cosa rappresenta per te la Pittura?
Qual è lo scopo della nostra vita? Abbiamo tutta la vita davanti per scoprirlo! Io l’ho trovato: per me è realizzarsi attraverso l’Arte. Come un poeta che quando scrive una poesia vuole significare qualcosa, io lo dico quando dipingo. A volte mi sembra di scrivere una poesia, a volte di creare un profumo, altre di scrivere una melodia, perché ho bisogno di comunicare, non riesco a dire tutto con le parole. Per me dipingere è come respirare. Trovate il vostro scopo nella vita... respirate!
Hai suscitato molti apprezzamenti da parte della Critica: come ti vedi fra dieci anni?
Serena, tranquilla e che continuo a fare quello che faccio adesso. Perché deve per forza cambiare qualcosa se adesso sono felice e contenta di aver scoperto il mio linguaggio? Ovvero il mio personalissimo modo di comunicare con il mondo attraverso la mia arte.
Usi molto i social-network? Sono utili per un artista?
Direi proprio di sì! Tutto sommato anche tu mi hai scoperto anni fa attraverso i social!
Che consigli daresti ad un giovane che vuole intraprendere un percorso artistico?
Avere coraggio e non ascoltare nessuno; andare avanti e scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo; migliorare sé stessi perché quello che trasmettiamo attraverso l’Arte è ciò che abbiamo dentro – e più siamo ricchi culturalmente – e più interessante è quello che possiamo dire al nostro pubblico!!!
Ivan Guidone
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Ultimo aggiornamento: 17/07/2023, 20:37