CopertinaContributi e Segnalazioni“Impressionisti e la Parigi fin de siècle”: alla Pietrasanta una mostra sull’Impressionismo ma senza “star”
21 Febbraio 2025 Redazione A&S 218
La mostra celebra – o almeno vorrebbe farlo – il grande movimento che ha stravolto le convenzioni artistiche e sociali dalla metà del 19° secolo. Sono sessantanove le opere esposte suddivise in tre sezioni e realizzate da quaranta artisti, tra i quali Degas, Cézanne, Corot, Manet, Pissarro, Millet, Renoir, Boudin, Lecomte e Boldini. Dalle origini della rivoluzione realista, quando ancora non si parlava di Impressionismo, si passa alla “Conquista degli Impressionisti”, mettendo in luce la varietà stilistica dei nuovi autori. Tra le opere esposte, sono da segnalare “Les faneuses” di Camille Pissarro, un’incisione che esalta il lavoro rurale attraverso tocchi vivaci, e l’héliogravure “Portrait de Berthe Morisot” di Édouard Manet, un omaggio alla pittrice che fu una delle poche donne a entrare nel gruppo. Si giunge infine alla terza sezione della mostra, intitolata “Dopo la conquista: l’arte non è solo riproduzione”, nella quale si esplora l’evoluzione del movimento pittorico arrivando fino al Post-Impressionismo influenzato dalle avanguardie del Novecento. In questa sezione le opere sono meno legate alla fedele rappresentazione della realtà, passando a una pittura simbolica ed emozionale e tra queste è possibile ammirare “Ladies in café” di Richard Ranft e “The glassmakers” di Firmin-Girard.
Inaugurato lo scorso 23 Novembre 2024, il progetto espositivo curato da Vittorio Sgarbi vuole evidenziare le grandi trasformazioni vissute dalla società dell’epoca, ma appare piuttosto deludente. Pochissime le opere ad olio, molte le incisioni, i bozzetti di prova ed i disegni, con opere soprattutto di piccole dimensioni. Presentata con grande enfasi, la mostra “Impressionisti e la Parigi fin de siècle” sembra essere più adatta a cultori d’arte e studiosi, proponendo opere secondarie provenienti soprattutto da collezioni private. Pochissime le opere dei grandi artisti che hanno caratterizzato il movimento pittorico, nonostante siano citati in modo ingannevole nella presentazione della mostra.
La Basilica della Pietrasanta, location della mostra, si presenta per l’occasione con una porzione di ventitrè metri quadri del prezioso pavimento maiolicato del Settecento coperto da un pavimento flottante in vetro trasparente. La struttura amovibile è stata commissionata da Navigare, la società produttrice ed organizzatrice della mostra, così da permettere un percorso espositivo anche nella parte centrale della basilica, proteggendo la pavimentazione e il rosone restaurati in anni recenti.
(articolo e foto di)
Paolo Carotenuto
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Ultimo aggiornamento: 21/02/2025, 16:32