CopertinaContributi e SegnalazioniHUMAN CROSSING edizione 2022 con gli artisti Francesca Lolli e Ignazio Fresu
6 Aprile 2022 Redazione A&S 4825
HUMAN CROSSING sarà visitabile presso la sede della Fondazione dal 8 Aprile al 8 Maggio 2022. Ad essa farà seguito nel periodo estivo la esposizione HUMAN RIGHTS?, divenuta ormai un classico della programmazione al Colle di Miravalle a Rovereto (TN), giunta quest’anno alla sedicesima edizione.
Nei giorni 8 e 9 Aprile 2022 gli artisti Francesca Lolli e Ignazio Fresu saranno presenti presso la location per incontrare i visitatori. HUMAN CROSSING | FOOTPRINTS OF CULTURE AND PEACE rappresenta il cammino del genere umano. Francesca Lolli e Ignazio Fresu ci accompagnano in questo viaggio con due visioni, due estetiche due mondi narrativi completamente diversi ma con un naturale comun denominatore: l’Essere Umano.
Ricordiamo che l'artista Ignazio Fresu è stato già ospite tra le pagine telematiche di questa rivista con questa interessante video-intervista, condotta dal sociologo e critico d'arte Maurizio Vitiello.
Nel titolo dell’evento il concept sintetizzato: impronte di cultura e di pace. L’uomo è l’essere in movimento. L’impronta dell’essere umano è la traccia storica di ciò che l’uomo lascia dietro di sé, nella sua essenza e nel movimento. Nel suo percorso l’uomo lascia tracce indelebili, modifica territori, modifica culture. Cambia i modi di pensare; nel suo cammino l’uomo di evolve. Stanziale o in movimento, il compito ancestrale e genetico dell’essere umano è quello di modificare il proprio ambiente.
Questo non avviene, come erroneamente si può pensare con un pensiero tecnico-industriale, ma attraverso lo sviluppo della cultura. E se l’essenza e il vero senso della vita fosse la conoscenza? E come potrebbe non essere così, quando è così evidente agli occhi l’esigenza animale dell’Uomo nel lasciare la propria impronta? Ma quale conoscenza? L’unica conoscenza che aiuta il genere umano a progredire è quella condivisa, importata ed esportata. Il movimento è duplice: ciò che si importa è automaticamente esportato da un altro luogo; e se la mente è un non-luogo che vive solo quando cresce, è lo scambio ciò che la può mantenere viva.
L’essere umano cresce solo in un circolo virtuoso di importazione ed esportazione di esperienze, di culture, di menti, di vita. A che porta tutto questo? Tutto questo porta alla ricerca della pace, fine ultimo dell’uomo culturale, che a sua volta porta benessere, in quanto inclinazione naturale dell’uomo. Anche ove vi siano regressioni culturali, sociali, comportamentali, la pace non regredisce; si può fermare per qualche tempo, ma poi, inevitabilmente, riprende e ricomincia il proprio percorso da dove era stato interrotto. Perché la pace è nell’uomo e l’uomo è colui che la crea. È un interessantissimo continuo meccanismo a catena di azione e reazione, quello che conduce l’essere umano nella sua vita terrena e oltre e quando la traccia e l’impronta sono quelle giuste, giusto è il risultato.
E a ben vedere anche se appare più evidente e rumorosa la guerra, la pace è quella che ha più connotato la storia dell’umanità, perché se la guerra si esprime in zone isolate, la pace coinvolge tutti, come un’onda calma che spesso agisce senza fare rumore, ma c’è, e c’è sempre. Perché quelli che fanno la guerra, nel mondo, sono sempre molto molto di meno rispetto a quelli che fanno la pace.
La traccia umana sulla terra è una traccia fatta di miriadi di elementi, impossibili da analizzare nella loro totalità e nella loro complessità. Ciò che analizziamo, però, è la risultanza di ciò che l’impronta dell’uomo ha saputo portare nei millenni della sua storia su questo pianeta: millenni di incredibile cultura, di maestose opere d’arte e di architettura, di magnifiche opere dell’intelletto, di meravigliosi incroci e di virtuosismi per descrivere i quali spesso le parole non sono sufficienti.
Per maggiori informazioni: https://aiapi.it/humancrossing2022
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Ultimo aggiornamento: 06/04/2022, 17:04