CopertinaAtlas ArtistiDomenico Gianfrancesco / Biografia
4 Maggio 2021 Redazione A&S 1642
Sperimentatore di nuove tecniche, il maestro Gianfrancesco mette in pratica il principio della libertà espressiva, che non permette di ipotizzare regole artistiche definitive; principio basilare che traspare in tutte le sue tele e nelle sue creazioni in ceramica.
Tra il 1962 ed il 1963 si diploma presso l’Istituto d’Arte di Isernia in “Arte della Ceramica” e successivamente, frequenta dei corsi di specializzazione presso l'Istituto d'Arte di Faenza. Nel 1964 lavora presso la Jasba Keramik in Baubach (Germania) da cui trae una importante esperienza professionale, e – sempre nello stesso anno – collabora con vari studi di ceramica di Faenza lavorando con Angelo Biancini, Carlo Zauli e Ivo Sassi e si interessa a tecniche innovative di pittura e scultura. Dal 1965 fino all'anno 2000, Gianfrancesco insegna “Arte della Ceramica” in diversi Istituti d’Arte del territorio nazionale.
Dal 1968 al 1973, Domenico Gianfrancesco inizia a dipingere con tecnica ad olio che tuttavia abbandona nel giro di breve tempo, ampliando le proprie esperienze scultoree con la creazione di lavori in ceramica Raku-yaki e cemento plastico. Dal 1974 al 1980, l'artista molisano inizia la ricerca di nuovi materiali che soddisfino l’esigenza di dare più intensità, plasticità e colore alla sua pittura. Sono questi gli anni in cui partecipa a diverse mostre nelle città di Caserta, Napoli, Latina ed altre. Dal 1983 Gianfrancesco esplora la tecnica della pittura con base acrilica e terre del Molise, ampliandola successivamente anche alla ceramica.
Negli anni Novanta, dà vita alle sue prime sculture di grandi dimensioni in cemento plastico e terracotta refrattaria, manipolando vari materiali e riutilizzando scarti di lavorazione per lui ancora pieni di vitalità. In qualità di Designer, l'artista ha seguito il Gruppo CAAE Ceramiche fin dalla sua fondazione.
Le attuale mostre personali nascono dall'accumulo, nel corso della sua lunga produzione artistica, di tante opere mai mostrate al pubblico, che – spinto dai familiari e dagli amici – decide finalmente di esporre i suoi lavori.