CopertinaContributi e SegnalazioniFocus sui Libri d’Artista con Calogero Barba: intervista al valido artista e curatore nisseno (articolo + foto)
18 Giugno 2022 Redazione A&S 4643
Il libro d’artista è un’opera artistica sotto forma di libro-oggetto, realizzata da un artista o più artisti con tecniche miste e "pubblicata" sia come edizione unica e sia in tiratura limitata. Per conoscere meglio questo particolare tipo di forma d’arte, abbiamo voluto intervistare il maestro Calogero Barba, valido operatore artistico nisseno e curatore d'arte. Barba si è contraddistinto proprio per varie ed importanti mostre sui libri d’artista, visti come medium liberi dai condizionamenti del sistema dell'arte editoriale massificata.
Oltre alla sua attività di pittore e scultore, quando ha iniziato la sua attività di curatore di mostre?
La vicinanza e la frequentazione negli anni Novanta con il critico d’arte Francesco Carbone mi ha dato modo di conoscere e praticare l’aspetto divulgativo dell’arte insieme a quello organizzativo fornendomi gli strumenti per dedicarmi alla cura a all’organizzazione delle mostre d’arte. Risale al 1994 l’attività come curatore di eventi artistici e tra le varie mostre voglio ricordare quella sul libro d’artista dal titolo “LibroContiguo”, una mostra dal taglio internazionale realizzata nel 1997 presso la Galleria “Qal’At Artecontemporanea” di Caltanissetta.
Ce ne vuole brevemente parlare?
Certo. L’esposizione, realizzata con cinquantadue pagine di formato quadrato costruite con materiali diversificati ma contigue, ha suscitato parecchio interesse in campo nazionale, hanno collaborato all’iniziativa i maggiori specialisti del settore della libera scrittura come Francesco Carbone, Luciano Caruso, Vitaldo Conte ed Eugenio Miccini. Inoltre, a livello storico, la mostra “LibroContiguo” risulta inserita nella bibliografia di una importante antologia delle mostre sul libro d’artista realizzate in Italia tra il 1968/1998.
Di recente si è svolta una mostra di Libri d’Artista a sua curatela, ce ne vuole parlare?
Sì, la mostra “Nuovi Corpi Nuove Forme” si è svolta dal 7 al 21 Maggio 2022 nella Galleria Civica d'Arte di Palazzo Moncada a Caltanissetta, e ha visto in esposizione un gran numero di libri-opere appartenenti all’Archivio di Comunicazione Visiva e Libri d’Artista di San Cataldo (Caltanissetta).
Molti artisti ne hanno preso parte?
Sì, un gran numero di artisti sono stati coinvolti, quali: Fernando Andolcetti, Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Luigi Auriemma, Tiziana Baracchi, Antonella Ludovica Barba, Vittore Baroni, Umberto Basso, Anna Boschi Cermasi, Francesco Antonio Caporale, Lamberto Caravita, Cosimo Cimino, Caterina Ciuffetelli, Mario Commone, Maria Credidio, Teo De Palma, Pina Della Rossa, Mariangela Di Biase, Marcello Diotallevi, Donmay Donamayoora, Giovanna Donnarumma, Juan Esperanza, Luc Fierens, Antonella Gandini, Ettore Maria Garozzo, Delio Gennai, Lillo Giuliana, Mario Glauso, Gennaro Ippolito, Michele Lambo, Alfonso Lentini, Giovanni Leto, Margherita Levo Rosenberg, Ruggero Maggi, Mauro Molinari, Emilio Morandi, Franco Panella, Mario Parentela, Enzo Patti, Giancarlo Pavanello, Salvatore Pepe, Angelo Pitrone, Franco Politano, Giuseppina Riggi, Beppe Sabatino, Salvatore Salamone, Enzo Salanitro, Attilio Scimone, Danilo Sergiampietri, Alfonso Siracusa, Franco Spena, Delfo Tinnirello, Ilia Tufano, Agostino Tulumello, Giovanna Vinciguerra, Nicola Zappalà e molti altri... Non sono mancati anche artisti internazionali quali Andy Warhol, Keith Haring, John Cage, Yoko Ono, Michelangelo Pistoletto, Vito Acconci, Richard Long, Hamish Fulton, Vostell, Giuseppe Penone, Hermann Nitsch, Giulio Paolini, Sol LeWitt e molti altri ancora.
Perché ha scelto un titolo così particolare come “Nuovi Corpi Nuove Forme”
?
Il titolo della mostra nasce dall’idea creativa del “fare libro” e dalla modellazione dei libri-opere plasmate dall’artista a cui si dà nuova vita e linfa attraverso il contenuto plastico / pittorico forgiato secondo la propria visione immaginaria.
Che tipo di materiale utilizzate per la creazione di questi libri-opere?
Il materiale con il quale un’artista realizza e sperimenta le opere è variegato e sorprendente: dalla comune carta riciclata, al cuoio, alla stoffa, al legno, al marmo, al plexiglass, al vetro, al ferro, alla ceramica, anche recuperando tutto il “trash” della nostra civiltà che si rivitalizza come un soffio fluido nello spazio della pagina del libro. Libri-opere che testimoniano l’evoluzione dei medium come pittura, scultura, fotografia, video e architettura caratterizzanti una moltitudine di linguaggi tradizionali, nell’iperveloce presente dominato dall’elettronica e dalla videoinstallazione interattiva e dalle varie realtà aumentate prestate all’arte.
Quali le motivazioni che l'hanno spinta ad ideare questa mostra?
L’uomo di oggi vede e pensa per immagini in senso digitale, accostandosi ad elementi come il video al plasma, la fotografia, il colore, il movimento, il lettering, la luce artificiale, i pixel e i segni che lo bombardano nella sua quotidianità. Sono segni che l’occhio recepisce di fatto, anche contro la propria volontà, è la forza prepotente della comunicazione digitale che ha invaso anche i “Nonluoghi”, centri commerciali, supermercati, alberghi, aeroporti, treni, aerei, autostrade, stazioni, stadi sportivi, sale multimediali, campi profughi. Questo aspetto già ampiamente preannunciato dai sociologi Herbert Marcuse e Marshall McLuhan ha trovato una reazione consapevole negli autori delle Neoavanguardie internazionali. Da questo presupposto, ho pensato ed ideato questa particolare esposizione in un grande e antico palazzo barocco al centro della Sicilia, un evento d’arte sui “Libri d’Artista” che includesse le maggiori presenze storiche e contemporanee dell’arte italiana e internazionale a conferma delle varie possibilità espressive che offre la ricerca e la sperimentazione in un settore non ancora inflazionato come quello del libero librismo.
Per concludere, che cosa rappresentano per lei i Libri d’Artista?
Il libro d’artista per me assume un ruolo significativo e di grande rilievo per l’aspetto creativo libero dai condizionamenti del sistema dell’arte editoriale massificata. Voglio ricordare il libro come luogo di rapporto e sperimentazione che a volte è stato condiviso anche da più operatori in contemporanea che nella scansione delle pagine/libro hanno realizzato interventi creativi a più mani in tiratura limitata assemblati in modo da creare opere multiformi e flessibili, aperti alla contaminazione dei linguaggi. Il campo d’azione del libro-opera quindi, al di là delle forzate classificazioni catalografiche disciplinari, usufruisce di uno statuto estetico postmoderno indipendente e in questi ultimi anni si è inserito nel dibattito contemporaneo affermandosi con una propria e particolare specificità.
Ivan Guidone
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Ultimo aggiornamento: 19/06/2022, 18:12