Samuel "MAS" Di Mattia / Critica

11 Settembre 2022 Redazione A&S 651

NELLA FOTO: DIMATTIA CRITICA.

NOTA CRITICA #1
(di Ilaria Danise)

Samuel Di Mattia è nato in Francia nel 1981 da genitori italiani; i suoi studi e la sua ricerca artistica cominciano dopo la maturità e continuano incessantemente in diverse direzioni: si specializza, tra l’altro, in design industriale e consegue un Master in Design. Arriva quindi in Italia, in Irpinia, nel 2005. Oggi è un designer di interni di successo. Il suo segno pittorico sembra recare in sé tutte le tappe del suo viaggio fisico ed esistenziale; le sue tele sono impregnate di tutte queste esperienze e ci riportano con efficacia a quelle atmosfere intrise di cultura popolare e denuncia sociale che sono le sue fonti costanti di ispirazione ed i suoi riferimenti ideologici e iconografici. Nella poetica e nell’arte di Samuel Di Mattia rivivono dunque gli elementi compositivi della Pop Art e della Street Art. Le citazioni ed i riferimenti ad esponenti come Jean Michel Basquiat e Banksy vengono reinterpretati con originalità espressiva. La tecnica dello stencil che ricorre nelle sue tele è essa stessa contenuto e rivelatrice della sua poetica che ruota intorno ad un grande ed unico filo conduttore: il tempo. Questa tecnica viene infatti utilizzata nell’arte di strada per ridurre il tempo di lavoro di opere che spesso vengono realizzate di notte ed in condizioni al limite della legalità, per riprodurre forme perfette nel più breve tempo possibile e tutte volte che lo si desidera. Nelle opere di Samuel De Mattia ciò che sembra farsi urgente è la narrazione di un tempo trascorso, di un vissuto inteso non tanto come esperienza concreta, realizzata nelle cose, quanto piuttosto come spazio “visualizzato”, declinato cioè nella virtualità dell’esperienza, anche linguistica, dei social media, in un presente in cui la rete sembra necessaria a sancire ogni forma di successo ed ogni punto d’arrivo. C’è però, ed è un paradosso solo apparente, anche il tempo della memoria, intesa non soltanto come ricordo, ma come verità indiscussa, come luogo da rivivere, come il vero tempo, denso di significato. I colori brillanti e lividi delle sue tele, composte in collage di brandelli di giornali, scrittura e materia in sovrapposizione, creano bellissimi equilibri narrativi, sospesi tra figurativo e astratto. Lo sguardo di Samuel Di Mattia, nostalgico e insieme pieno di partecipazione, sui luoghi, sugli eventi e sullo scorrere inesorabile del tempo, fanno di lui un artista che non dobbiamo aver paura a definire romantico.