CopertinaAtlas ArtistiNicola Caroppo / Biografia
17 Maggio 2020 Redazione A&S 3435
Laureatosi con il massimo dei voti in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, Caroppo consegue in seguito il titolo di dottore di ricerca in Storia dell'Arte Medievale presso La Sapienza di Roma, dopo un periodo di studi all’estero presso l'Université de Fribourg.
Come artista, Nicola Caroppo è interessato da sempre alla pittura materica nel solco della corrente astratto-informale con una gestualità rapida e marcata, sottolineata da toni accesi e fortemente espressionistici.
Da alcuni anni, l’artista conduce ricerche legate alla trascrizione segnica del linguaggio, alla parola, al testo scritto o sulla cancellazione dei libri, sul loro fissaggio attraverso pietre, chiodi e mattoni, sovvertendo il noto proverbio latino scripta manent in verba manent, perché l’inizio di tutte le civiltà è segnato dalla oralità. Le sue ricerche più recenti sono caratterizzate da studi su panneggi scultorei e metamorfosi di oggetti ricomposti in bassorilievi completamente privi di colore e animati dal solo gioco delle ombre.
Nicola Caroppo inizia ad esporre nel 2007 e nel 2008 in occasione di due premi indetti dall’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, ottenendo la menzione speciale alla mostra-concorso "Repent and SOB no more", e ottiene un buon successo di critica alla successiva "Dopo Mezzanotte". In seguito, espone alla mostra "Novecento" presso la storica galleria d’Arte “Mediterranea” di Napoli con nomi storici del novecento napoletano. Dopo la prima personale dal titolo "Mutamenti nella materia tra figurativo e informale", inaugurata a Castellammare di Stabia nel 2010, Caroppo partecipa a numerose collettive e personali tra le quali:
Le sue opere sono pubblicate negli annuari "Percorsi d’Arte in Italia 2018" (Rubbettino editore, a cura di Giorgio Di Genova, Maurizio Vitiello e Enzo Le Pera) e in "Panorama dell’arte italiana 2019" (Rubbettino editore, a cura di Maurizio Vitiello e Enzo Le Pera). Hanno scritto di lui: Raffaele Bussi, Maurizio Vitiello, Sabrina Falzone e Daniela Wollmann.