“Cannot Be Said”, mostra personale dell’artista Vanessa Di Lodovico

14 Dicembre 2024 Redazione A&S 263

NELLA FOTO: CANNOT BE SAID MOSTRA PERSONALE DELLARTISTA VANESSA DI LODOVICO.

Dal 15 al 30 Dicembre 2024 in esposizione le opere di Vanessa Di Lodovico a Pescara (Abruzzo).

La mostra “Cannot Be Said”, patrocinata dal Comune di Pescara e presentata da AAA Acaro Art Arriving, sarà inaugurata Domenica 15 Dicembre alle ore 17:30 presso lo spazio espositivo temporaneo sito in Corso Vittorio Emanuele II n° 83, Pescara. Come afferma il critico d'arte Andrej Pope-Hennessy nel suo testo di presentazione: La mostra si basa sul non detto o sul non dicibile. Quest’artista basa le sue creazioni sull’esperienza biografica che include, nell’ambito della costruzione estetica, il trauma come punto di partenza del proprio mondo narrativo e plastico. I lavori sono legati dal tema del gioco come presupposto per mettere in campo la dialettica intima che muove le relazioni tra le persone, tra aggressione e resa, tra violenza e affetto, tra aspirazione e disillusione.

Gli oggetti – continua Andrej Pope-Hennessyche costituiscono il centro della mostra parlano un linguaggio intimo, ironico ma doloroso, fatto di eventi marginali che si dislocano all’interno di narrazioni universali, in cui ogni individuo - ma in particolare ogni donna - può rintracciare un segno o un sentiero familiare. Una scrittura personale che articola lo spazio attraverso un linguaggio polisemantico che ci contiene e ci controlla, uno spazio in cui erotismo, innocenza, ma anche estrema durezza, creano una dimensione relazionale estremamente efficace. Artista anomala, sbocciata all’interno dei gap del sistema dell’arte, è mossa da un’irrefrenabile energia creativa che fa pensare alle eroine della storia dell’arte (l’irriverenza di una Artemisia Gentileschi o di una Sofonisba Anguissola) ma soprattutto della storia di tutte le donne, oggi e per sempre. Vanessa Di Lodovico, ci sorprenderà con inaspettati allestimenti, con giochi che tutto hanno tranne che del ludico, essendo in sé dialoghi con l’altro, con ciò che lateralmente legge le nostre debolezze e che ci mette in una situazione di crisi. Come un’araba fenice l’artista rinasce dalle proprie ceneri per mutare in una soggettività libera dallo schiavismo degli affetti, con una freddezza che sconvolge le nostre anime, più di noi stessi.

La redazione

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Ultimo aggiornamento: 14/12/2024, 10:51