Laura Bruno / Critica

18 Ottobre 2024 Redazione A&S 34

NELLA FOTO: BRUNO CRITICA.

TESTO CRITICO #1

Emblematiche e significative, sono visioni modificate che si affidano a una sorta di compenetrazione metamorfica fra uomo e animale, di sapore surrealista (...) Un ritratto virile, quasi iperrealistico, l’opera artisticamente più evoluta fra quelle a me note dell’artista, anche in ragione della solidità del disegno e delle esibite capacità di calibratura compositiva.

(Dal catalogo "Porto Franco. Gli artisti sdoganati da Sgarbi" (EA Editore) riferita ad un'opera pittorica ispirata alla “Metamorfosi”)

TESTO CRITICO #2

I lavori di Laura Bruno descrivono arcani processi di metamorfosi (...) La pittrice descrive i suoi soggetti con realismo, con minuziosa attenzione per la definizione dei tratti, modulando con maestria i contrasti chiaroscurali, privilegiando i toni cupi che aumentano il senso di mistero che accompagna la metamorfosi. Laura Bruno usa il suo talento per raccontare la natura animale dell’uomo, per svelarne aspetti che possono sembrare oscuri, ma che forse sono più autentici, perché liberi dalle costrizioni sociali e più vicini alle leggi della natura.

(tratto dal testo del critico d’arte Paolo LEVI, direttore della rivista "Effetto Arte")

TESTO CRITICO #3

Laura Bruno si muove tra realtà e surrealismo legando insieme queste due correnti artistiche con il filo del sentimento e del romanticismo. Partendo dalla figurazione e dal soggetto umano questa artista arriva a trasfigurare la realtà per inoltrarsi in un campo dove molti pittori del passato si sono perduti. Lei, tuttavia, non si smarrisce nel voler definire il mistero dell’uomo, ma ci fa capire come il nostro subconscio e la nostra fantasia potrebbero trasformare la realtà. Ecco come il surreale entra nei nostri sogni per concretizzare le nostre fantasie, di tutto quello che nella vita di tutti i giorni ci sembrerebbe impossibile.

(tratto dal testo del critico d’arte Eraldo DI VITA, nella rivista "EuroArte")