Arte e Europa: un nuovo Bauhaus per il XXI secolo

2 Marzo 2021 Redazione A&S 4660

NELLA FOTO: IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA URSULA VON DER LEYEN ED IL NUOVO BAUHAUS.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, chiama all’appello artisti, designer, architetti per ridisegnare la città ideale nell’Europa che verrà.

La città europea del futuro dovrà essere bella, sostenibile, funzionale. Per questa ragione, la Commissione Europea spingerà per dare vita a un rinnovato movimento culturale, economico, ambientale, in grado di tracciare le nuove linee guida della società europea del prossimo secolo, provando a replicare l’impatto avuto nel Novecento dal movimento fondato nel 1919 a Weimar dall'architetto tedesco Walter Gropius, che rivoluzionò non solo l'architettura, ma anche l'arte ed il design, plasmando paesaggi urbani in tutto il mondo.

Il nuovo Bauhaus punta all’interdisciplinarietà e mira a fondere scienza, arte e cultura, con un occhio all’inclusione sociale, per consentire al design di trovare soluzioni innovative in grado di fronteggiare le grandi questioni del nostro tempo.

IL CONTESTO

La combinazione di arte e praticità, ha favorito la transizione sociale ed economica verso la società industriale del XX secolo. A distanza di un secolo si pongono dinanzi nuove impegnative sfide. Gli edifici e le infrastrutture sono responsabili di almeno il 40% di tutte le emissioni di gas a effetto serra. L'edilizia moderna utilizza in larga misura materiali come il cemento e l'acciaio, la cui produzione richiede immense quantità di energia e che rilasciano direttamente CO2 attraverso reazioni chimiche.

IL GREEN DEAL EUROPEO

Per tali ragioni è necessario ripensare e riprogrammare il contesto sociale. La Commissione targata von der Leyen ha posto al centro dell’azione politica il Green Deal europeo, ovvero una nuova strategia di crescita con al centro la salvaguardia dell’ambiente. L’obiettivo ambizioso che si è dato il governo dell’UE è di rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Per conseguire un simile risultato, sarà necessario ripensare l’intero modello economico, basato su un’economia circolare alimentata da energie rinnovabili.

UN NUOVO MODELLO CULTURALE

Perché possa prosperare e divenire un modello da imitare nel resto del pianeta, il progetto dovrà andare ben oltre gli aspetti economici ed ambientali, ponendosi piuttosto come un nuovo progetto culturale per l’Europa. Ed è a questo principio che si è ispirata Ursula von der Leyen nel lancio di un nuovo Bauhaus europeo: Una piattaforma collaborativa del design e della creatività, in cui architetti, artisti, studenti, scienziati, ingegneri, designer e chiunque desideri contribuire possano realizzare questa visione. Il nuovo Bauhaus europeo sarà la forza trainante per connotare il Green Deal europeo in maniera innovativa e antropocentrica, rendendolo più attraente. Sarà un movimento basato sulla sostenibilità, l'inclusività e l'estetica, mirante ad avvicinare il Green Deal europeo ai cittadini e porre al centro della vita quotidiana il riciclaggio, le energie rinnovabili e la biodiversità.

UNA NUOVA ARCHITETTURA

Green Deal europeo significa un’industria edile che utilizzi materiali naturali come legno o bambù, un’architettura che adotti forme e principi di costruzione nel rispetto degli ecosistemi e della sostenibilità ambientale. Per Ursula von der Leyen il riferimento al movimento che ha unito arte e design, va ben oltre l’auspicio di una rinnovata scuola di architettura che utilizzi nuove tecnologie e materiali ecologici: L'esplosione innovativa del Bauhaus non sarebbe infatti stata immaginabile senza il ponte gettato verso il mondo dell'arte e della cultura o verso le sfide sociali dell'epoca. Il primo Bauhaus ha dimostrato che l'industria e l'eccellenza nel design possono migliorare la vita quotidiana di milioni di persone. Il nuovo Bauhaus europeo deve innescare una dinamica analoga. Deve dimostrare che ciò che è necessario può essere anche bello, che lo stile e la sostenibilità vanno di pari passo. Dobbiamo abbandonare strade a noi familiari e cambiare la nostra prospettiva. Il nuovo Bauhaus europeo creerà le condizioni necessarie per farlo.

LE FASI DEL NUOVO BAUHAUS EUROPEO

La prima fase del nuovo Bauhaus sarà dedicata alla “cocreazione”. Sul sito web dedicato al progetto sarà possibile condividere iniziative e idee innovative al fine di individuare le esigenze e le sfide più urgenti per l’Unione e rispondere ai bandi che dal prossimo autunno saranno pubblicati sui portali della Commissione europea. In primavera sarà lanciata la prima edizione del Premio nuovo Bauhaus europeo, a cui potranno prendere parte artisti, designer, ingegneri, scienziati, imprenditori, architetti e studenti. La seconda fase sarà di “realizzazione”, con l’avvio di cinque progetti pilota che suggeriscano soluzioni innovative, sostenibili, inclusive e attente allo stile. I loro temi spazieranno dai materiali da costruzione naturali all'efficienza energetica, dalla demografia alla mobilità orientata al futuro o all'innovazione digitale efficiente sotto il profilo delle risorse, ma sempre in combinazione con la cultura e l'arte. Questi laboratori creativi e sperimentali, autentici punti di attracco per le industrie europee, costituiranno il punto di partenza di una rete europea e mondiale che – al di là dei singoli Bauhaus – punterà a massimizzare l'impatto economico, ecologico e sociale. La terza fase sarà quella della “diffusione” dei concetti che definiscono il Bauhaus europeo, attraverso la realizzazione di nuovi progetti, la creazione di reti, la condivisione delle conoscenze.

CONCLUSIONI

L'auspicio è che il nuovo Bauhaus europeo lanci un movimento creativo e interdisciplinare che sviluppi norme estetiche e funzionali, in sintonia con le tecnologie di punta, l'ambiente e il clima. Riuscire a combinare la sostenibilità con il design di eccellenza permetterà al Green Deal europeo di avere un impatto fondamentale anche al di là delle frontiere europee. L'obiettivo è stimolare il dibattito su nuovi metodi di costruzione e nuovi modelli di progettazione, fornendo risposte pratiche alla grande questione sociale del nostro presente: come immaginare per noi europei una vita moderna in sintonia con la natura.

Paolo Carotenuto

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Ultimo aggiornamento: 02/03/2021, 12:21